Il Palazzo sorge nel posto dove fin dall'anno Mille vi erano le difese esterne del grande Castello. A sinistra dell'attuale ingresso di Arco del Sedile, è ancora presente una struttura scarpata delle difese dell'antica Rocca, da cui uscirono i giovani Loffredo chiamati da Boemondo per partire per la prima crociata. Il Palazzo domina i sassi di Matera e rappresenta uno dei rari esempi in Basilicata di dimora storica di una famiglia patrizia, i Ferraù, che ancora oggi conserva una parte significativa degli arredi e degli elementi decorativi originali datati tra la fine del 700 ed il 1802. Nel 1400 il Castiglione o Castelvecchio, di proprietà degli Ursino del Balzo, dominava la città ed in particolar modo il Sasso Caveoso. Le difese esterne avevano otto torri. Il Conte Giovanni Antonio Ursino nel 1448 si disfece delle torri che divennero area fabbricabile utilizzata in seguito per la costruzione dei palazzi Malvezzi, Santoro e Ferraù che adoperarono i materiali provenienti dall'abbattimento delle opere di difesa. La famiglia Ferraù, antica famiglia materana, si divise in alcuni rami: un gruppo nel Medioevo si trasferì in Calabria mentre un altro prese dimora ad Altamura. Pare che l'attuale ingresso verso Piazza Sedile sia stato costruito in occasione della venuta a Matera il 6 Maggio 1806, del Re Giuseppe Buonaparte che, dopo la sua nomina a Re delle Due Sicilie, volle visitare alcune città del suo regno. A Matera fu accolto trionfalmente da tutti i cittadini e fu ospitato nel Palazzo Ferraù, il salone per l'occasione fu arricchito con stucchi bianchi e oro e le pareti ricoperte di stoffa bianca e gialla, il tutto arricchito con rappresentazioni di scene mitologiche. In questo salone fu data una grande festa da ballo cui parteciparono i funzionari della Regia Udienza e tutte le migliori famiglie. Dominano la scena, cromaticamente, il bianco delle superfici e loro degli stucchi, esaltati specialmente dalla luce solare del primo pomeriggio.
Indirizzo e telefono di Palazzo Bernardini Matera