Varchi la soglia e subito ti senti avvolto da una calda e accogliente atmosfera di casa.
Sarà quella vecchia madia in legno che troneggia all’ingresso – dando ovviamente il nome al locale – ridondante di verdure
fresche che fa immediatamente tornare con il pensiero alla cascina di campagna della nonna,insieme alle pentole di rame
e agli antichi attrezzi contadini appesi alle pareti. O saranno quelle morbide poltroncine color panna su cui affondare
comodamente, il profumo di piante e fiori freschi disseminati qua e là, la luminosità accesa dall’intreccio del bianco
e del grigio degli arredi e dei decori.
Fatto sta che soltanto entrare a La Madia Campagnola, ristorante tipico della cucina tradizionale piemontese nel cuore
di Milano, a un passo dall’Arena e a due dal Castello Sforzesco, mette addosso un senso di enorme piacevolezza.
Per non parlare, poi, di quando ci si siede a tavola, di fronte alle prelibatezze dell’Alto Monferrato, del Roero e
della Bassa Langa, che vanno a estendersi fino all’Appennino e alle coste del Mar Ligure ponentino.
Una serie di piatti deliziosi caratterizzati da un sapiente utilizzo di erbe e piante aromatiche provenienti proprio
da lì, come le lasagnette al pesto del Tigullio e la caponata di verdure di stagione, il rognone di vitello trifolato e l’involtino di manzo con asparagi e vellutata di formaggi, tra le new entry del menù primaverile. Oltre al flan di verdure con fonduta di formaggio di malga, i gnocchetti di farina di castagne al pesto ligure, il tonno grigliato in crosta di pistacchio, la costata di scottona all’antica in padella con verdure di stagione saltate, solo per fare qualche esempio, tutto accompagnato da una fornita carta di vini con etichette di gran qualità.
L’idea è quella di interpretare l’antica matrice culinaria a tutela della sua continuità nel tempo.
Il risultato è quello di una riuscita perfetta, dal dolce sapore di casa.