Un popolo con una storia, un progetto, unorganizzazione, una composizione. E un cuore che, allo stesso modo che nellorganismo umano, costituisce lorgano centrale dellintero corpo.Al cuore del Movimento dei focolari sono quelli che lhanno fatto nascere, i focolarini e le focolarine, definiti in più occasioni dalla stessa fondatrice «custodi della fiamma dellamore di Dio e del prossimo». Essi vivono in piccole comunità maschili o femminili, i focolari, appunto, hanno lasciato «padre, madre, figli e campi» per seguire Dio e mettersi completamente a disposizione del Movimento in tutto il mondo.Dei focolari fanno parte, per quanto possono, ma a pari dignità, anche persone sposate, chiamate ad una totale donazione a Dio pur conservando tutti gli impegni e i doveri del proprio stato. In un Movimento la cui natura è laica, non potevano mancare vocazioni che esprimessero questa caratteristica. E se laici sono pure i focolarini, persone consacrate che lavorano e vivono anchessi immersi nel mondo, i volontari e le volontarie sono uomini e donne che hanno fatta propria la chiamata alla santità e si impegnano ad animare e rinnovare evangelicamente il tessuto sociale con la loro testimonianza nel mondo familiare, professionale, politico. Parte attiva del Movimento dei focolari sono i gen, giovani, ragazzi e bambini a cui Chiara Lubich non ha mai esitato a presentare lideale dellunità nella sua interezza, chiedendo e suscitando una risposta totalitaria. Presenti sin dagli inizi a Trento, religiosi e religiose dei più diversi ordini, da quelli contemplativi a quelli di vita attiva, dai più antichi ai più recenti carismi, hanno accolta e fatta propria la spiritualità dellunità ricevendone nuova comprensione del proprio fondatore e diventando strumento di unità e, spesso di rinnovamento, allinterno delle rispettive comunità di appartenenza.