Per oltre 50 anni, la Trattoria del Fulmine di Trescore Cremasco è stata lemblema di una cucina di provincia che identifica la tradizione della grande cucina italiana (quella delle trattorie con la T maiuscola). La casa di Gianni Bolzoni e sua moglie Clemy Lupo Stanghellini (cuoca desperienza), in un contesto dove il tempo sembra essersi fermato, nel cuore della Bassa oggi duramente colpita dallemergenza Covid-19. Uno spazio rustico, ma curato, che porta in dote ottantanni di storia, di cui Gianni Bolzoni, classe 1940, è stato per decenni il padrone di casa, loste che accoglie gli ospiti guidandoli tra i prodotti del territorio (particolarmente vocato per i salumi) e le specialità della casa. Fino allultimo, ancora tra i tavoli in sala qualche settimana fa, patron affabile e sicuro: un aperitivo al bar e poi il passaggio in sala, per proporre ai commensali un eccellente culatello, il parmigiano vacche rosse invecchiato 24 mesi, la cucina generosa della Bassa, tra pappardelle fatte in casa, oca con le verze e la polenta, o, in stagione, il millefoglie di patate, funghi porcini e fegato grasso, carrello dei formaggi a chiudere il pasto. E i vini di una cantina altrettanto generosa, incredibile per qualità e varietà di scelta.