La nostra storia è legata all'iniziativa di alcuni di noi che, dopo anni di impegno e volontariato nella realtà locale e dopo una serie di contatti e di esperienze in Eritrea e in Albania, hanno deciso di fare qualcosa di concreto per contribuire al superamento degli squilibri tra i Paesi del mondo. Da qui nasce "Enghera": che è il nome di un cibo che sta alla base della cucina etiope ed eritrea, una sorta di pane largo e sottilissimo su cui vengono sistemati i sughi da consumare tutti insieme. Enghera per noi invece è una cooperativa sociale di tipo B per l'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, per fornire un'occasione di lavoro a chi ne ha davvero bisogno, anche in questa "parte" di mondo. Abbiamo inaugurato la prima Bottega del commercio equo solidale ad Acireale 5 anni fa e ad essa si è ben presto aggiunta la Libreria "L'Almanacco", come luogo di diffusione e di approfondimento delle tematiche legate al commercio equo solidale, al consumo responsabile, ai diritti e alla pace, agli squilibri socio-economici mondiali e ai punti d'ombra del mercato globale. Nel corso del 2002 sono nate altre due Botteghe del Mondo, fra cui la Bottega Altromercato di Corso Italia, a Catania, nata in un contesto di progettualità volto all'inclusione socio-lavorativa di soggetti con svantaggio psichico. Partecipiamo alle varie manifestazioni ed eventi che vengono organizzati e collaboriamo con altre realtà molto attive nel catanese come ARCI, Amnesty International, Emergency, Catania Social Forum, Manitese, Ass. Millemondi, Ass. Iqbal Masih... Ben riuscita, ad esempio, è stata la manifestazione organizzata insieme a tutte queste associazioni, in occasione della tappa catanese del tazebao della pace con conferenza sul tema "Non c'è pace senza diritti", musica dal vivo con un gruppo locale di musica etnica e tanto cibo con i sapori del commercio equo e solidale.