Erano gli anni '50 ed Andrea Pinto, un giovane marinaio, teneva sulla spiaggia di Santa Croce ad Amalfi il deposito per l'attrezzatura da pesca. È qui che si svolgeva la sua attività e la sua vita, tra le uscite in barca e la famiglia, insegnando i segreti del mare al figlio Raffaele che svolgeva l'attività di bagnino per un noto albergo della zona. In quegli anni i turisti in Costiera Amalfitana erano soprattutto stranieri, richiamati dalle cronache dei viaggi dei loro connazionali e dei personaggi famosi del cinema, dello spettacolo e della politica internazionale, incantati dal mare cristallino e dalla tranquillità dei luoghi dove, da sempre, è piacevole trascorrere l'intera giornata. Raffaele è sempre stato un un uomo intraprendente, gentile ed ospitale. Innamorato e rispettoso dei luoghi della sua infanzia nei quali, come aveva fatto il padre, decide di trascorrere la sua vita sulla spiaggia di Santa Croce insieme alla moglie Teresa ed ai figli. La sua attitudine all'accoglienza ed all'ospitalità lo spinge ad organizzare piccole attività per rendere il soggiorno ancora più gradevole ai turisti. Costruisce un cassone di legno per riporvi bibite rinfrescate da enormi blocchi di ghiaccio che lui stesso, quotidianamente acquista e porta in spiaggia. La vera passione di Raffaele, però, è la pesca! Con i suoi racconti coinvolge anche gli ospiti e la sera organizza con la sua barca piccole battute di pesca di totani ed alici sul mare di Amalfi, che al ritorno, aiutato dalla moglie Teresa, cucina in un piccolo casotto in cui ha attrezzato una cucina. Organizza escursioni e cene ogni sera per i suoi turisti. È un amatissimo precursore del Pescaturismo.