Non poteva che finire così! Ero predestinato: quando si è scodellati alla vita in un mulino, tra sacchi di frumento, candida farina che fugge tra le dita, dorata crusca....quando a cullare il tuo sonno è la musica delle macine che girano indefesse sotto la spinta dell'acqua che imprime ritmi vorticosi alla ruota idraulica, quando si muovono i primi passi tra le derrate d'un negozio d'alimentari e un forno di panetteria, non si può, da adulto, che dedicarsi alla dolce arte della ristorazione degli affamati!
Dopo la frequentazione dell'istituto alberghiero nella cittadina di Darfo Boario Terme e qualche breve esperienza in esercizi alle dipendenze di altri, ho deciso che era giunta l'ora di esercitare in proprio. Nel 1974 aprii nel mio paese natale, Borno, la prima pizzeria; dai sacchi di farina del mulino e del forno all'impasto con le mie mani di elementi semplici e naturali: farina, acqua, lievito, sale.
Ventisei anni durante i quali il primo forno dell'Altopiano ha sfamato migliaia di avventori ed il locale, dialettalmente chiamato Marh ó s (rododentro), divenne nel 1985 un ristorante vero e proprio, caratterizzato da elaborate ricette a base di funghi, provenienti dalle pinete circostanti, e di pesce.
La conduzione famigliare, con mia moglie Mariolina prima e le due figlie... dopo, e la collaborazione di valenti professionisti della cucina e della sala, hanno fatto di quel locale una meta privilegiata di Bornesi, villeggianti e valligiani.
Nel 2000 avvertii la necessità di dare una svolta qualificante alla mia professione: lasciai la mia amata creatura, il Marh ó s, e scesi a valle, nella capitale politica: la cittadina di Breno
Per sei anni ho gestito uno dei più rinomati ristoranti, l'Alpino; smessi i panni del pizzaiolo, ho approfondito l'arte della ristorazione: scoprii il ricettario camuno di un grande cuoco, Ducoli.