Riequilibrio tra spirito e corpo. La somatizzazione crea dei blocchi energetici del viscere interessato (stomaco, fegato e intestino) rendendolo non funzionale perché si va a sostituire alla funzione digestiva quella di incamerare le nostre emozioni. Ciò crea una contrattura della parete muscolare del viscere,in particolar modo del fegato che non riesce a drenare perché costipato. Il corpo si deve pur difendere e lo fa attraverso gonfiori intestinali perché l’aria è utilizzata per rilassare la parete viscerale. Contemporaneamente però, crea degli squilibri di pressione alla parte strutturale del nostro corpo tra la cavità addominale e quella toracica andando a squilibrare le catene muscolari. Tutto questo avviene attraverso il peritoneo, la pleure, la fascia endotoracica e trasversale, le fasce muscolari che, dividendosi in setti, rivestono i vari muscoli degli arti inferiori con un cambiamento dei loro vettori di forza. Tutto questo va a creare delle posture inconsce in latero-torsione dell’apparato muscolo scheletrico per proteggere il viscere in questione. Queste posture vanno aperte attraverso la somota-emozionale ottenendo di riflesso un rilasciamento emozionale, un miglioramento circolatorio e della sintomatologia dolorosa, venendosi a produrre delle endorfine che agiscono sull’umore con un senso di benessere. Il riequilibrio dei centri energetici ed il ripristino della funzione diaframmatica, hanno un ruolo determinante nel rendere funzionali i chakra. Tutto questo riequilibra le pressioni toraciche e addominali risolvendo il problema dell’aria intestinale a cui segue una riprogrammazione posturale con riequilibrio psico-somatico e delle catene muscolari.