Casa Mioglia accoglie 22 pazienti adulti (18-60 anni) affetti da disturbi psicotici e da Disturbi della Personalità (soprattutto disturbi borderline di personalità), anche quando complicate da abuso di alcool o di sostanze. Particolarità della Comunità è la completa apertura verso l'esterno, caratterizzata dall’assenza di barriere e dal cancello sempre aperto, per sottolineare quanto siano fondamentali il consenso alla cura e la volontà di aderire al progetto terapeutico per i pazienti ricoverati. Naturalmente ove necessario, gli ospiti sottoscrivono limitazioni della libertà compatibilmente con i loro effettivi livelli di autonomia. Lo strumento fondamentale del percorso terapeutico è la vita in comune in un contesto ambientale che per caratteristiche fisiche e organizzative rimanda ad una dimensione familiare. La possibilità e la necessità di condividere, per un periodo di tempo, uno spazio da abitare e la responsabilità di rendere la convivenza un’esperienza possibile, aderendo a precise regole comunitarie, sono i presupposti per un modello di convivenza basato sul rispetto e sulla partecipazione. Il metodo proposto è il dialogo, ossia l’offerta di momenti di riflessione condivisa, durante i quali ciascun ospite può avanzare proposte, esprimere difficoltà, obiettare, dissentire. Il percorso terapeutico varia a seconda delle esigenze che emergono dal progetto riabilitativo individuale. Oltre ai regolari colloqui con psichiatra o psicologo, gli ospiti partecipano ad attività con valenza psicoterapica (gruppo discussione, psicodramma, ecc.), ad attività di laboratorio come il gruppo cucina o quello di ceramica, ecc. e ad attività ludico-ricreative tra cui la ginnastica, la piscina o la squadra di calcio. Sono inoltre attivi gruppi di auto-mutuo-aiuto condotti in qualità di facilitatori da ospiti della comunità che sono stati dimessi. I familiari partecipano mensilmente ad incontri di gruppo con i responsabili della struttura e ad incontri individuali ogni volta che le circostanze lo richiedano. Infine laddove possibile, la comunità cura la mediazione agli inserimenti lavorativi dei propri ospiti attivando strumenti quali i tirocini formativi e le borse-lavoro.