Il mio modello teorico di riferimento è quello cognitivo-comportamentale: cosa significa? La psicoterapia con il metodo cognitivo-comportamentale è una delle più diffuse psicoterapie e ha un grande successo nei disturbi dell’ansia e dell’umore. Si tratta di una disciplina scientificamente fondata e, come suggerisce il termine, combina due forme di psicoterapia. La psicoterapia cognitiva aiuta ad individuare certi pensieri ricorrenti, certi schemi irrazionali che sono concomitanti alle forti e persistenti emozioni negative che ne sono la causa, a correggerli, ad integrarli con altri pensieri più oggettivi e adeguati al benessere della persona. La psicoterapia comportamentale aiuta a modificare la relazione fra le situazioni di disagio emotive e comportamentali che la persona ha in tali circostanze, mediante l’apprendimento di tecniche finalizzate a rilassare mente e corpo, così da sentirsi meglio e poter riflettere. È finalizzata quindi a modificare i pensieri distorti, le emozioni disfunzionali, producendo la riduzione e l’eliminazione del sintomo e apportando un evidente miglioramento della qualità della vita. È una terapia breve che agisce in maniera efficace negli stati depressivi, d’ansia, di rabbia, di conflitti coniugali, di paure, di dipendenza da sostanze e nei disturbi alimentari. Il focus della terapia è incentrato su come pensi, agisci, comunichi e ti comporti. Io ed il paziente lavoriamo insieme e si stabilisce un programma terapeutico che include la frequenza degli incontri, l’acquisizione di competenze mirate, i cambiamenti che sono richiesti per modificare il proprio stato di disagio. Ricevo tutti i giorni e per prendere appuntamento il telefono è 339 4812492.