FELICE SELLITTI: La fotografia non è stata una scoperta per me, semplicemente perchè la fotografia è sempre stata come un altro componente della mia famiglia. Lho respirata fin da quando ero in culla. Mio nonno faceva il fotografo, mio padre faceva il fotografo e ora lo faccio anchio. È una passione di famiglia. Un modo di essere della mia famiglia. Non avrei potuto fare altro. Sarebbe stato innaturale. Ho iniziato a lavorare nelle retrovie quando ancora frequentavo le scuole superiori e da allora non ho mai smesso. Sono passati già 34 anni. A volte mi sembra incredibile siano passati più di tre decenni. In 34 anni di attività ho frequentato tutte le strade della fotografia. Mi sono occupato di cerimonie tante cerimonie: dai battesimi alle nozze doro e di eventi sociali. Posso dire che ho seguito ogni lavoro con lo stesso impegno e la stessa professionalità. Non saprei lavorare diversamente. Ho realizzato due mostre fotografiche: Street photograhy sui viaggi itineranti e Still life con protagonista il mare e i suoi mille dettagli. Nel 2008 ho vinto il premio gust-art per la carriera. Uno dei riconoscimenti più belli perché veniva dal comune di Nocera Inferiore, la mia città. La macchina fotografica è unamica e unalleata. Grazie a lei riesco a fissare per sempre un istante. Il momento irripetibile della vita di una persona. La fotografia ha un potere straordinario: risveglia i ricordi e le senzazione legate a quei ricordi. Unimmagine può scatenare una miriade di sentimenti: gioia e dolore, rabbia ed entusiasmo. Unimmagine parla, sempre.