La Curia Vescovile racchiude la Diocesi di Vittorio Veneto che trae origine dall'antica Diocesi di Opitergium (Oderzo) che risale alla seconda metà del secolo IV. Nel 665, dopo la distruzione di Oderzo ad opera di Grimoaldo, la diocesi ebbe come centro Ceneda, sede del Ducato Longobardo. In epoca carolingia divenne contea a capo della quale Ottone I pose il vescovo Sicardo. Cominciò così il potere temporale dei Vescovi che nel 1300 si estese anche alla contea di Tarzo. La lunga lotta per mantenere il dominio assoluto sulla contea, iniziata nel 1388, terminò nel 1768 quando Venezia ebbe il sopravvento. Nel 1866, insieme col rione settentrionale di Serravalle, alla città di Ceneda assunse il nome da Vittorio Emanuele II. Dal 13 maggio 1939 è chiamata Diocesi di Vittorio Veneto. Nel 1925 si ebbe un ulteriore accrescimento a seguito del decreto della Sacra Congregazione Concistoriale in base al quale anche un quartiere(chiamato "la riviera"), fino ad allora appartenente alla parrochia di Lorenzaga, in Diocesi di Concordia, venne a far parte di Ceneda. L'ultima espansione del territorio diocesano si ebbe l'anno successivo con un altro decreto della Sacra Congregazione Concistoriale che aggregava a Ceneda Sacile, già Diocesi di Udine. Attualmente presso la Diocesi si svolgono attività pastorali, ritiri spirituali, missioni umanitarie e di svolgono le celebrazioni eucaristiche.